14/06/2009

Campionati Italiani Juniores e Promesse


Gli straordinari risultati ottenuti a Febbraio ai Campionati Giovanili Indoor di Ancona ci avevano esaltato ed avevano confermato i progressi svolti negli ultimi anni. I risultati ottenuti a Rieti nei Campionati Italiani Juniores e Promesse possono quindi essere visti come un'ulteriore conferma di quanto già visto durante la stagione invernale. Molti dei protagonisti di Ancona si sono infatti ripetuti a Rieti, a cominciare da Federico Apolloni che nel disco promesse conquista il suo terzo titolo italiano di categoria dell’anno (dopo disco invernale e peso indoor). Anche stavolta il suo tradizionale rivale Diego Centi è battuto, anche se fino all’ultimo turno di lanci (Federico era in testa con 56,16) erano sempre possibili rovesciamenti di fronte. Dopo l’ultimo lancio di Centi (a vittoria ormai acquisita) Federico ha però voluto mettere il suggello all’impresa: un 57,20 per confermare il già ottenuto minimo per gli Europei Promesse di Kaunas e per ribadire che questo anno il migliore è lui. In mezzo a tanti trionfi la medaglia d’argento del peso (col nuovo record sociale promesse di 15,56), conquistata da Federico il giorno dopo il trionfo nel disco, rischia quasi di apparire come un’impresa ordinaria… Ad Ancona Camilla Fiorindi (terza sui 60) aveva conquistato il primo podio nazionale della sua giovane carriera. A Rieti ha ripetuto il piazzamento (medaglia di bronzo sui 100 juniores) ma a questo ha aggiunto un favoloso progresso cronometrico (11”97 ventoso in batteria e 12”02 in finale) che a questo punto la pone di diritto tra le candidate ad un posto in staffetta nella nazionale juniores. Il fantastico week end di Camilla è stato completato dal sesto posto nella finale dei 200 con il nuovo record sociale di 24”94 (cade così dopo oltre 30 anni il 24”95 di Gianna Lanzini) e dalla medaglia di bronzo conquistata con le compagne della 4x400 (di cui diremo in seguito). Ma a queste medaglie si è aggiunto un numero impressionate di atleti arrivati in finale, a cominciare dagli ostacolisti del giro di pista: Marco Cappetti è 5° tra le promesse (53”64 in batteria e 53”93 in finale) mentre Emma Martinelli 7^ tra le juniores (1’04”94 in batteria e 1’05”69 in finale). Finale anche per la promessa Arcangelo Morizio (6° sui 400 dopo un 48”79 in batteria, poi anche 11° sui 200 in 21”82, nuovo record sociale promesse), mentre nel disco promesse Ambra Julita si deve accontentare di un 5° posto che le va un po’ stretto (45,56). Tommaso Boni ha pagato i pochi allenamenti dell’ultimo periodo ma ha chiuso comunque 8° nell’asta promesse (4,10). La lanciatrice Valentina Raspa è invece 7^ nel peso (11,03) e 9^ nel martello (41,27) promesse. Sempre tra le promesse, si difendono bene i nostri ottocentisti: Fabio Crispino (inserito nella serie dei migliori) è 7° con 1’54”24, Luca Morandini 11° con 1’55”31. Luca ha poi gareggiato anche nei 1500 dove ha chiuso 9° in 4'02"51. Ancora una volta un po’ sottotono le prove delle saltatrici promesse Martina Da San Biagio (7^ nel triplo con 12,08 e 19^ nel lungo con 5,22) e Francesca Giorgetti (11^nel triplo con 11,73 e 16^ nel lungo con 5,43), ed è un vero peccato perché queste ragazze negli ultimi due anni hanno compiuto progressi davvero eccezionali, ma hanno sempre mancato il colpo grosso agli italiani individuali. Abbiamo lasciato per ultima (tra le gare individuali) Audrey Alloh (che come noto veste ora la maglia delle Fiamme Azzurre); la nostra super velocista è stata nuovamente battuta (come agli Italiani Indoor) da Ilenia Draisci che l’ha preceduta di un soffio sul traguardo dei 100 promesse (11”68 contro 11”71). Audrey era campionessa in carica e sicuramente era venuta a Rieti per vincere, quindi il suo pur splendido argento non può certo essere considerato un trionfo. Consola però la convocazione in nazionale ricevuta per la 4x100 dell’Europeo a Squadre di Leira, a dimostrazione che Audrey è entrata abbastanza stabilmente nel giro azzurro. Ed infine, come già accennato, le staffette 4x400. La formazione promesse maschile (Scopetani-Crispino-Cappetti-Morizio) si comporta benissimo in un contesto assai competitivo (il titolo italiano è stato vinto con il tempo di 3’15”) e chiude con uno splendido quinto posto, realizzando in 3’19”96 il record sociale di categoria, strappato nientemeno che ad una formazione composta da Moresi-Tinè-Carotenuto-Paolini (anno 1990). La formazione juniores femminile (Caldarelli-Galli-Martinelli-Fiorindi) approfitta invece delle poche presenze (solo 4 formazioni al via) per conquistare una splendida medaglia di bronzo impreziosita dal record sociale di 4’06”48. Notiamo con piacere che Camilla Fiorindi, Chiara Galli e Viola Caldarelli (con noi fin dalla categoria esordienti) detengono praticamente (con la quarta atleta “variabile”) tutti i record delle staffette veloci (sia outdoor che indoor) delle categorie ragazze, cadette, allieve e juniores.

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